In fase di separazione o divorzio l’investigatore privato ha un ruolo fondamentale non solo nel documentare l’infedeltà coniugale, ma anche nel fornire elementi a supporto dell’azione del difensore in ordine, non solo alla revisione ma anche e soprattutto alla determinazione dell’assegno di mantenimento. Questo istituto giuridico deriva dal fatto che con la separazione consensuale o giudiziale non viene meno il vincolo del matrimonio, che è congelato in attesa della sentenza di divorzio.
Per questo rimane valido l’obbligo di mantenimento reciproco tra coniugi e di assistenza morale e materiale. Ognuna delle parti ha l’obbligo e il dovere di contribuire alle esigenze della famiglia e al sostentamento e crescita dei figli.
In fase di separazione è obbligatorio pertanto per il coniuge con maggiore disponibilità economica a versare l’assegno di mantenimento al coniuge più debole perché a basso reddito a provvedere alle sue necessità o nulli.
Investigatore privato e determinazione dell’assegno di mantenimento
Se la separazione è consensuale i coniugi decidono di comune accordo la cifra dell’assegno di mantenimento, ma le cose si complicano in caso di richiesta di addebito della separazione da parte di un coniuge. In questo caso sarà il giudice a stabilire chi ha violato gli obblighi matrimoniali.
Per tutelare il coniuge più svantaggiato il giudice andrà a bilanciare le reali capacità economiche della coppia e a definire l’importo dell’assegno di mantenimento.
Indagine investigativa: i fatti nuovi per la revisione dell’assegno di mantenimento
Ogni decisione formulata dal giudice nella sentenza di separazione può essere modificata nel caso compaiano fatti nuovi che portano al cambiamento del tenore di vita di uno dei coniugi, nel caso ci siano elementi per ricorrere. Al fine di richiedere la revisione dell’assegno di mantenimento entra in gioco l’agenzia investigativa, che mette alla luce i cambiamenti oggettivi nella vita della persona oggetto d’indagine.
Cosa fa esattamente l’investigatore privato? I professionisti di Andrea Quarta svolgono accertamenti per verificare se vi siano le condizioni che fanno venire meno il diritto dell’assegno divorzile, tra cui:
- inizio di una convivenza more uxorio stabile e di una convivenza di fatto con un’altra persona che porta all’addebito di colpa;
- inizio di una attività lavorativa con un reddito o di altro impiego lavorativo, anche sommerso, nonostante la difficoltà a documentarlo;
- presenza di uno stile di vita superiore a quello evinto dalla produzione degli elementi oggettivi di carattere documentale in fase di separazione;
- presenza di una relazione sentimentale nuova o di una convivenza che giustifica la revisione dell’assegno di mantenimento.
In tutti questi casi i collaboratori dell’Agenzia Investigativa Andrea Quarta Investigazioni supportano i clienti nel far valere il diritto di revisione dell’assegno di mantenimento. Per raggiungere questo obiettivo cercano e raccolgono prove inconfutabili con attenta e scrupolosa attività di indagine e che vengono presentate in Tribunale dall’avvocato. Tra le diverse indagini che portano alla revisione dell’assegno di mantenimento c’è l’indagine patrimoniale, che va oltre la semplice presentazione della dichiarazione dei redditi, ma non solo.
Per questo il consiglio in fase di determinazione dell’assegno di mantenimento è quello di rivolgersi ad Andrea Quarta Investigazioni e affidarsi al migliore investigatore privato che lavoreranno con discrezione e professionalità per far valere i tuoi diritti.