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Furto d’identità: cos’è e come difendersi

Uno dei compiti maggiormente richiesti all’investigatore privato è la difesa da truffe e furti d’identità. Si tratta di fenomeni che sono aumentati con la diffusione dei servizi digitali, attraverso cui le persone svolgono la maggior parte delle attività online tramite PC o app per smartphone e tablet. La crescente diffusione della tecnologia ha esposto le persone ai rischi del cybercrimine.

Oggi i nostri dati sono in mano ad app, siti web, portali istituzionale e aziende e aumenta il rischio di subire una sottrazione di informazioni sensibili attraverso il furto di identità digitale. Vediamo di cosa si tratta e i consigli di Andrea Quarta Investigazioni per difendersi.

Cosa è e come si configura il furto d’identità digitale?

Il furto di identità digitale è un reato punibile. Si tratta della sostituzione di persona, con cui un individuo finge di essere qualcun altro per compiere atti illeciti. Si definisce, invece, la frode informatica con cui il malintenzionato entra in possesso di dati in modo illecito accedendo a PC, smartphone e tablet del malcapitato.

Come difendersi dal furto di identità digitale?

Oggi viviamo in un’era in cui le informazioni sono disponibili a chiunque: pensiamo ai dati lasciati sui form dei centri commerciali, sui social network e sulle app e piattaforme disponibili online. Il modo più semplice per vedere i dati di una persona è dai profili social, ma non mancano la manomissione della cassetta delle lettere o il furto di identità basato sul possesso di nome, cognome, indirizzo e data di nascita, che permette di accedere facilmente al codice fiscale.

Un altro modo per rubare i dati personali è l’attacco hacker su un sito web su cui è registrata la carta di credito. Cosa fare, allora, per prevenire il furto di identità digitale? Ecco i consigli degli investigatori privati di Andrea Quarta Investigazioni.

Anche se è difficile contrastare questo reato, ci sono buone pratiche da seguire per migliorare la protezione dei dati sensibili, tra cui:

  • controllo delle informazioni visibili sui social, che devono essere private e non accessibili a chiunque;
  • creazione di password diverse e basate su combinazioni complesse di maiuscolo, minuscole, numeri e caratteri speciali;
  • non usare nomi e date e cambiare frequentemente le password, almeno una volta al mese;
  • prestare attenzione alle autorizzazioni delle app, controllando le azioni consentite ai programmi da scaricare ogni giorno soprattutto se gratuiti.

Altrettanto importante è prevenire le azioni come il pishing dei dati bancari, evitando di cliccare su link, messaggi email di dubbia provenienza e messaggi poco affidabili. Su ogni dispositivo deve essere installato un antivirus efficiente e bisogna attivare l’autenticazione a due fattori.

Inoltre, gli investigatori privati di Andrea Quarta consigliano di prestare attenzione alla navigazione in luoghi pubblici in cui è presente una connessione Wi-Fi aperta e condivisa. Si tratta di una condizione che rende il dispositivo vulnerabile agli attacchi e aumenta la probabilità di subire furti di identità digitale.

Cosa si deve dare nel caso di furto dell’identità digitale?

Se il furto di identità è avvenuto è importante rivolgersi alla polizia postale, controllando tutti gli accessi e le piattaforme a cui si è registrati e installando un antivirus su ogni device. Un’altra azione da fare è cambiare tutte le password, con una particolare attenzione alla verifica di operazioni anomale su conto bancario e carte di pagamento.

Se sono presenti è meglio bloccare la carta di credito, prelevare i soldi dalla prepagata e proteggere i risparmi presenti sul conto bancario.

In conclusione quando si usa la tecnologia, specialmente in un mondo caratterizzato dal crescente uso di Internet, app, smartphone e tablet è importante farlo con la dovuta attenzione e consapevolezza. Se, nonostante questo, pensi di essere vittima di un furto d’identità digitale il consiglio è rivolgersi ad Andrea Quarta Investigazioni per risolvere rapidamente il problema e limitare i danni.

Investigazioni Andrea Quarta
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