abusi permessi legge 104/1992
Ai sensi della legge 104/1992, alcune categorie di lavoratori hanno il diritto a usufruire di alcune ore e/o giornate di permesso retribuite per assistere un familiare non autosufficiente a causa dell’età o perché affetto da malattie invalidanti. Talvolta, questi permessi vengono utilizzati in maniera scorretta trasformandosi in una sorta di assenteismo.
Info servizio
Chiunque usufruisca dei permessi legge 104/1992 per assistere un familiare disabile, ma svolge mansioni non interamente dedicate all’assistenza, commette un illecito sia nei riguardi del datore di lavoro che del sistema previdenziale nazionale. Tale abuso porta anche a una violazione dell’affidamento che l’azienda ripone sul dipendente, la quale fa sorgere anche una responsabilità penale a carico dell’abusante che potrebbe sfociare in un procedimento a suo carico per il danno subito dallo Stato (integrando altresì nei confronti dell’INPS una percezione indebita dell’indennità e un utilizzo distorto della prestazione assistenziale). In questi casi, il lavoratore può essere licenziato anche senza preavviso in quanto si tratta di ‘licenziamento per giusta causa’.
Quando si abusa del permesso per assistenza familiare
Licenziamento legittimo
Quando secondo le investigazioni si attua un abuso dei permessi legge 104/1992, l’azienda è legittimata a licenziare il lavoratore che ha sfruttato le giornate di assenza dal lavoro per non dedicarsi interamente all’assistenza familiare. Questo perché la Cassazione ha stabilito l’impossibilità di poter svolgere, durante la stessa giornata, altri e diversi compiti rispetto a quelli previsti dal diritto per la concessione dei permessi retribuiti. Rivolgendoti all’Andrea Quarta Investigazioni potrai chiarire ogni dubbio sul lavoratore che usufruisce dei permessi, tutelando così anche il patrimonio aziendale e della collettività.